Comprano casa ma scoprono diversi problemi con il Comune. La triste sorpresa.

Nessuna fogna bianca, strade non asfaltate e non illuminate: ecco Sant’Anna, un quartiere di Bari, nato dal nulla e in mezzo al nulla. Da qui parte la seconda puntata di "Ingiustizie Sociali" di Michele Caradonna

Fogna bianca da completare, strade non asfaltate, vasca di laminazione da creare: ecco Sant’Anna, un quartiere di Bari, moderno, nato dal nulla. A Sant’Anna è dedicata la terza puntata di Ingiustizie sociali.

Una storia lunga quasi vent’anni

La storia di Sant’Anna parte da molto lontano. Solo nel 2010, dopo tanti annunci e raccolta di adesioni alle cooperative del Comparto Uno, i costruttori posano le prime pietre.

Sant’Anna però nasce già in una posizione difficile: tra la statale 16 e la ferrovia, a sud di Japigia e a nord di San Giorgio. Un complesso residenziale popolato oggi da circa ottomila persone, soprattutto coppie giovani con figli piccoli che hanno investito tutti i loro risparmi e hanno acceso mutui e prestiti. Ma Sant’Anna non è solo case, è anche cantiere da circa 10 anni. 

Una strada divide il “comparto 1”, dal “2”. Quest’ultimo ancora in fase di realizzazione. Ci sono però le gru di numerosi palazzi in costruzione. Manca la fogna bianca, molte vie sono ancora sterrate e diventano pozzanghere enormi ogni volta che piove. 

Sant’Anna quartiere di Bari: La battaglia di Michele Caradonna

Michele Caradonna, consigliere comunale al Comune di Bari dal 2014 al 2019, ha dedicato alla battaglia per i diritti dei cittadini di Sant’Anna gran parte del suo mandato. Tra i circa 800 interventi tra: interrogazioni, segnalazioni, proposte, sopralluoghi e censure, molti sono proprio dedicati a questo quartiere dimenticato.

A sant’Anna è dedicata la seconda puntata di Ingiustizie sociali. Nella trasmissione il dettaglio di un suo intervento in Consiglio Comunale del 22 maggio 2017, durante il quale Caradonna cerca per l’ennesima volta risposte da parte dell’allora assessore all’Urbanistica Carla Tedesco.

“Sant’Anna – spiega Michele Caradonna – è un quartiere che racchiude tantissimi cittadini. Alcuni ci vivono dal 2012, tra polvere e gru. Altri aspettano di andarci ad abitare perchè i palazzi non sono ancora ultimati. Altri ancora aspettano notizie rispetto ai soldi già versati da tempo alle cooperative”.

Caradonna nel suo intervento chiede una relazione per singolo comparto (l’uno, il due e il tre) per capire quali sono i problemi riscontrati e le proposte risolutive . La fogna bianca del comparto 1; le strade e l’illuminazione del comparto 2, il comparto 3 con gli espropri e quali sono i comparti che hanno ricevuto i fondi relativi ai servizi. 

Inutile la risposta dell’assessore Tedesco che annuncia una relazione di un gruppo di lavoro intersettoriale con il dirigente settore patrimonio, due funzionari dei settori lavori pubblici e dell’urbanistica. Sebbene da tempo già fosse stato istituito un gruppo di lavoro con questi tre settori coordinato dagli assessori Brandi e Tedesco. 

“La politica non capisce che fuori dalle aule c’è gente che non può più aspettare – spiega Caradonna – su Sant’Anna oltre alle tante lamentele dei cittadini costretti a vivere in condizioni disagiate, esistono anche i verbali degli ispettori della Asl circa mancate bonifiche effettuate. A rischio c’è l’incolumità dei cittadini in strade insicure e pericolose”. 

Sant’Anna quartiere di Bari: cosa è successo da allora?

Dopo tutti gli interventi di Michele Caradonna poco è cambiato. Il comparto uno è stato leggermente migliorato. Sono comparsi un playgroud, qualche strada è stata asfaltata, qualche albero è stato piantato. La stessa cosa non si può dire per gli altri due. “Il comparto 2 – spiega Michele Caradonna – è ancora un cantiere. Il tre è un fantasma. Le persone che hanno versato le quote sono disperate. Non hanno soldi e non hanno una casa, in più devono anche pagarsi un affitto. L’amministrazione comunale di questa città deve delle risposte e deve farlo subito”.

Come e dove vedere il programma “Ingiustizie sociali”

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