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ANMIC Bari: ruolo nell’aumento delle pensioni di invalidità
La Corte Costituzionale ha sancito l’illegittimità dell’attuale somma erogata ai disabili totali, pari a 290 euro. Secondo la Consulta, infatti, le attuali pensioni di invalidità sono contro le norme sancite dalla Costituzione. È importante prevedere un importo inadeguato che dovrà essere almeno pari alla pensione sociale di 520 euro.
La data del 23 giugno è una pietra miliare per l’ANMIC, l’associazione che dal 1956 si batte per i diritti dei disabili. La Corte Costituzionale ha infatti sancito l’illegittimità dell’attuale somma erogata ai disabili totali, pari a 290 euro. Secondo la Consulta è contro le norme sancite dalla Costituzione prevedere un importo inadeguato che dovrà essere almeno pari alla pensione sociale di 520 euro.
Michele Caradonna, presidente ANMIC Bari ha infatti dichiarato:
Le pensioni di invalidità aumentano a 516,46 euro mensili per coloro i quali hanno il 100% di invalidità sin dal compimento il diciottesimo anno di età e che non superano un reddito lordo pari a 6.713,98 euro.
Al momento, le persone che invece hanno il 100% con un reddito superiore fino ai 16.982,17 euro continueranno a percepire 285,66 euro al mese.
Il ruolo dell’ANMIC Bari nell’aumento delle pensioni di invalidità
L’ANMIC Bari, così come quella nazionale, esprime l’enorme soddisfazione per un obiettivo raggiunto dopo anni di battaglia. Si tratta di un obiettivo che rende merito a un costante e continuo lavoro anche dell’ANMIC. La raccolta firme del 2008 è stata molto importante per il raggiungimento di questo risultato.
La lotta di ANMIC continua, perché per ora ad essere avvantaggiati sono solo i disabili totali. Aspetteremo la sentenza nella sua interezza. Successivamente ci aspettiamo e tempestivo delle istituzioni per fissare un diritto per tutte le persone con disabilità coinvolte.
Un grazie in particolare alla nostra sede provinciale ANMIC di Bari agli iscritti e alle loro famiglie che con grande tenacia sono riusciti a rendere la nostra sede territoriale tra le più attive nella battaglia della raccolta delle firme del 2008. Ma è anche il momento di ricordare tutto il lavoro fatto, sin dagli anni 60, con il conseguimento di numerosi provvedimenti legislativi a sostegno del mondo della disabilità.