CARADONNA RISPONDE A DECARO: “CARO ANTONIO AMMINISTRARE UNA CITTÀ NON È UN GIOCO”

A pochissimi giorni dal lancio da parte del consigliere Caradonna delle sue vignette semironiche, il sindaco Decaro annuncia l’uscita del suo videogioco su come si amministra una città.

Caradonna: “La città si gestisce con fatti, battaglie intraprese e portate a termine non certo con i quadri di un videogame, mal riuscito fra l’altro, in cui il sindaco col suo bel fascione tricolore si barcamena fra le varie beghe della città”.

Michele Caradonna ha una visione meno avveniristica dei prossimi 5 anni, fra la gente, sempre disponibile all’ascolto dei problemi e delle istanze mosse dai cittadini, ritenendo che siano argomenti serissimi. Le vignette semironiche della sua campagna elettorale sono essenzialmente di denuncia delle problematiche paradossali affrontate, e tutte si concludono con il monito “Amministrare la città non è un gioco”.

La campagna elettorale itinerante Low cost che sta conducendo a bordo del suo pullmino sgangherato muove proprio dall’interesse a quello che la gente vive, per le strade, il Consigliere Caradonna incontra i cittadini. Nelle sue brochure nessun spreco di inchiostro in slogan del momento e programmi per il futuro di Bari, ma una sintesi delle problematiche affrontate durante il mandato. Come consigliere uscente, cerca di rendere conto agli elettori del lavoro fin qui svolto, rimettendosi alle loro valutazioni.

“Ho cercato – sottolinea Caradonna – di costruire con gli elettori un rapporto serio di fiducia e stima reciproca, chi mi vota sa che non cedo a ricatti e che il mio unico interesse è la città di Bari, ho lavorato per cinque anni in questa direzione”.

“L’elettore – conclude Caradonna – ha tutto il diritto, ma anche il dovere, di conoscere l’attività svolta dai consiglieri uscenti e di fare la propria scelta di voto con consapevolezza ed io ho sempre sentito l’urgenza di raccontare la realtà per come è: le difficoltà, l’impegno per risolverle, le risposte mai giunte, le sporadiche e inefficienti soluzioni”.

“I giochi, le canzoncine, i video simpatici privi di alcuna argomentazione li lasciamo a chi ha necessità di raccontare qualcosa altro”.