PENSIONE INVALIDI CIVILI NESSUN AUMENTO – ANMIC PRONTI ALLA MOBILITAZIONE GENERALE

L’ANMIC DI BARI è la prima sede che ha risposto immediatamente all’appello della sede nazionale ANMIC. “Siamo pronti alla mobilitazione e stiamo già raccogliendo le adesione di chi sarà con noi a Roma per protestare all’ennesima ingiustizia perpetrata ai danni delle persone con disabilità” ha dichiarato Michele Caradonna Presidente ANMIC Bari durante l’incontro degli stati generali di sabato 19 gennaio 2019 del Comitato Provinciale di Bari.

Tanto rumore per nulla. Dopo mesi di ripetute promesse sul nuovo reddito di cittadinanza, provvedimento che avrebbe “automaticamente” innalzato tutte le misere pensioni di invalidità, ancora ferme a 285 euro al mese, prevale oggi fra i disabili italiani delusione e sconcerto.
In particolare, l’ANMIC aveva chiesto l’eliminazione dal concetto di reddito familiare delle prestazioni economiche (assegno mensile e pensione di inabilità 100%) in godimento degli invalidi civili che rendono maggiormente disagiata la posizione delle famiglie che hanno al loro interno una persona disabile. Basti pensare che la presenza in un nucleo familiare di due soggetti disabili beneficiari di trattamenti economici (285 euro al mese) comporta automaticamente l’esclusione della famiglia all’accesso al reddito di cittadinanza.
Era poi stata prospettata la possibilità di considerare i soggetti disabili, percettori di prestazioni assistenziali, di essere considerati nucleo autonomo rispetto alla famiglia anagrafica, con la previsione della integrazione di assegni e pensioni 100% fino a raggiungere le soglie previste per il reddito di cittadinanza. Infine era stata indicata l’opportunità per i disabili maggiorenni, non obbligati alla stipula dei patti per il lavoro, di essere inseriti a domanda in un apposito elenco dal quale essere chiamati per l’avvio al lavoro secondo le modalità della legge 68/99.
“Il decreto legge appena approvato non ha invece tenuto conto degli emendamenti proposti ma l’ANMIC – dichiara il Presidente nazionale Pagano – è da oggi già mobilitata per avviare una battaglia sui diritti dei disabili in sede parlamentare, chiedendo ascolto a tutte le forze politiche che su questi temi sapranno dimostrare maggiore sensibilità. Siamo comunque pronti anche ad organizzare una mobilitazione nelle piazze, qualora i disabili fossero ancora dimenticati. Speriamo che in tal caso anche la Fand, Federazione alla quale ci onoriamo di appartenere, e anche la Fish, con la quale collaboriamo nel comune interesse delle persone con disabilità, ci seguano in questa iniziativa.”