TORRE QUETTA. SCANDALO ANNUNCIATO. CARADONNA CHIEDE LE DIMISSIONI DELL’ASSESSORE PALONE

Il consigliere Michele Caradonna negli anni passati è più volte intervenuto in Consiglio Comunale esponendo alcune perplessità e quesiti in riferimento alle strutture balneari tra cui anche Torre Quetta che presentava diverse criticità come ad esempio il parcheggio a pagamento per le persone con contrassegno disabili (CUDE) e la mancata realizzazione di una pedana di accesso diretto al mare per le persone con disabilità.

Il consigliere racconta l’episodio dell’interrogazione in aula: mentre mi accingevo a preparare l’ennesima interrogazione consiliare (nel pomeriggio si sarebbe tenuto il consiglio comunale Question Time) sulle spiagge accessibili presenti sul territorio comunale, ho appreso dell’articolo pubblicato dalla Gazzetta del Mezzogiorno dal titolo "Gestione Torre Quetta. Favorita un'associazione”.

Pertanto, nel pomeriggio durante il consiglio comunale oltre alle mie interrogazioni, colsi l’occasione per richiedere alcuni chiarimenti all'Assessore Palone in merito a quanto evidenziato nell'articolo. Ma l'Assessore Palone, chiamata a chiarire i servizi offerti e i rapporti dell'amministrazione con i gestori del lido, mi rispondeva fornendomi delle risposte incomplete e inadeguate. 

"Ho spesso sollecitato anche in passato l'Amministrazione affinché si interessasse a come fosse gestito uno spazio che è pubblico, ma senza avere grandi risultati. Purtroppo che Torre Quetta fosse una delle tante realtà diventate ormai terra di facili concessioni senza che queste garantiscano adeguati servizi ai cittadini, lo avevamo già capito dalle tante risposte superficiali ricevute, se a questo aggiungiamo anche la mediocre attenzione che l'amministrazione comunale pone nel richiedere e verificare i servizi e le attrezzature offerte, abbiamo il quadro completo del fallimento amministrativo della nostra città.”

"Ora la magistratura potrà accertare anche eventuali responsabilità e pertanto, ritengo opportuno che le persone, attualmente indagate dalle autorità, debbano essere trasferite, in attesa che l’iter procedurale faccia il suo corso, in altri uffici al fine di garantire quella trasparenza amministrativa tanto decantata dal Sindaco Decaro."

"e tra l’altro sarebbe anche eticamente e moralmente corretto che la dottoressa Palone assessore alla ripartizione oggi finita sotto la lente della Procura, si dimettesse anche perché rea di non essere riuscita ad attivare un piano serio di controllo e di promozione del commercio a Bari, oltre ad aver mandato in malora il MAAB – Mercato Agro Alimentare Barese."