BARI, IL PAPA ARRIVA IN CITTÀ TROVERÀ I VOLONTARI? “SONO SICURISSIMO CHE TUTTO SI RISOLVERÀ MA PERCHÉ SI È VERIFICATA QUESTA SITUAZIONE? "

Il consigliere comunale Michele Caradonna (Fratelli d’ITALIA), interviene sull’episodio che rischia di fare il giro del mondo. Le associazioni impegnate da sempre nell’assistenza sanitaria durante i grandi eventi hanno comunicato che non saranno presenti: “Bari è a un passo dal ridicolo. Siamo all’assurdo e quando si parla di assistenza e sicurezza siamo sempre in affanno” 

400 volontari dell’assistenza sanitaria comunicano che non saranno presenti alla visita di Papa Francesco a Bari 24 ore prima dell’evento. “Una follia in termini, vista la folla di pellegrini e turisti in arrivo in città”.

Il consigliere comunale di Bari, Michele Caradonna (Fratelli d’Italia) vuole vederci subito chiaro ed interroga immediatamente il sindaco Decaro attraverso un’interrogazione inviata in mattinata via PEC: “Com’è possibile che sia avvenuta questa defezione? E, soprattutto, cosa è accaduto realmente perché Anpas, Croce rossa italiana e Misericordia di Puglia decidessero di arrivare a questa decisione estrema?”.

“Le associazioni – prosegue – che da sempre sono presenti a questi grandi eventi con tutta la loro professionalità donata al volontariato non sono né piccole né sconosciute e hanno tutte il loro peso.  E anche peso notevole può avere la loro decisione di non presiedere alla visita di Papa Francesco sulle emergenze da gestire nel giorno della sua visita a Bari.

Ci siamo resi conto di cosa parliamo oppure vogliamo far finta di non sapere che in città ci sono migliaia di persone giunte da tutto il mondo per incontrare Sua Santità?

“Bari turistica diceva qualcuno? Un grande evento per la nostra città e come sempre quando si parla di Sicurezza siamo sempre in affanno.”

“Ancora mi chiedo – aggiunge Caradonna – se è vero che le associazioni hanno chiesto un tavolo tecnico perché non ci si è mossi per tempo? Giusto all’ultimo giorno ci si doveva ridurre? Non vanno organizzate nei tempi giusti queste operazioni di coordinamento?”. 

“Poi mi chiedo ancora: come reagirà l’amministrazione – visti i decreti, i precetti, i tempi da rispettare, le necessità finanziarie etc – nella gestione dell’emergenza per garantire comunque la sicurezza? Chi sarà chiamato adesso in sostituzione delle associazioni secolari con le medesime competenze?”.  

“Sono sicurissimo che ora si troverà una soluzione ma la domanda è a che prezzo? e soprattutto perché si è verificata? Esistono delle altre motivazioni a noi sconosciute? Rimango in attesa di ricevere delle risposte alla mia interrogazione”.