SCRIVERE SUI MURI: L’ALTRA FACCIA DELLA LUNA. L’ARTE È ARTE E NON SI DISCUTE MA L’ILLEGALITÀ È ILLEGALITÀ

IL CAMBIAMENTO DECARIANO CONTRO GLI INTELLETTUALI PER TSIPRAS (TEATRO PICCINNI 2015) AGLI ELOGI PER I MURALES (EX-CASERMA ROSSANI 2018)

 

Partiamo dal presupposto che l’arte è bella in ogni sua forma, dimensione ed espressione perché sempre comunica uno stato d'animo o una forma di protesta, un messaggio o altro.

Quel che segue è una riflessione che ho fatto con me stesso ad alta voce.. Insomma: un pensiero come tanti altri… non è un attacco nei confronti di nessuno ma una personale valutazione….

Non mi avventurerò sul dilemma se sia più bello e decoroso un dipinto oppure una frase o una poesia ma di sicuro il commento del sindaco Decaro al murales apparso sul muro di cinta della Caserma Rossani e divulgato attraverso tutti gli organi di stampa ha creato non poca confusione nei lettori… e se nel 2015 aggrediva lo scrittore barese durante un episodio avvenuto durante la manifestazione “Con la Grecia contro la Troika” dichiarando: “alcuni intellettuali si vantano di aver sporcato un pannello del Piccinni, paghino e chiedano scusa ai cittadini”, nel 2018 elogia il writers Elias Tano tra gli autori del murales….

Decaro preso dal desiderio di commentare immediatamente l'opera del writers spagnolo, di fatto compie l'ennesima gaffe sull'interpretazione dell'opera… Lui ci ha visto “decoro” per la città anche se a discapito della “legalità”, perché egli stesso definisce l’opera “illegale”, ma, sempre Decaro dice “l’arte non va punita”.

Certo poco importa se un sindaco si avventura nella valutazione di un'opera, anche se il critico d’arte è professione seria e complessa che non si può improvvisare da mattina a sera.

“Il sindaco ammette (per fortuna) che scrivere/dipingere su un muro è illegale, eppure stimola i writers a ‘fare di più’. La sua pacca sulla spalla all’illegalità colpisce non poco perché potrebbe essere il preludio a un’attitudine che possa diventare consuetudine, tanto ci pensa Decaro a perdonare”.

“Ricordo che solo 3 anni fa, proprio Decaro puniva con una figuraccia pubblica un intellettuale, uno scrittore ed editorialista di un noto quotidiano, che su un pannello di recinzione del Piccinni scriveva con una bomboletta un messaggio politico. Un pannello, non un muro! E oggi cosa è successo?”.

“Due pesi due misure a distanza di qualche anno: perché? Oppure, vogliamo, figli e figliastri?”.

Ma torniamo al murales e all'interpretazione discutibile di Decaro.. l'artista spagnolo Tano (autore del dipinto) tiene a precisare che lui è “contro i poteri forti e contro quei sindaci che parlano della sua opera come decoro urbano” mentre Decaro nel suo elogio dichiarava: "…Chi regala decoro e incanto a un pezzo di città va solo ringraziato.."

altro punto di discordia decaro dichiarava sul post di facebook “Magari per il prossimo muro, quello del parco della Fibronit” e Tano replica che “per il futuro saremo ancora noi a decidere dove intervenire” smontando di fatto la proposta del sindaco insomma la collaborazione che stava per nascere sembrerebbe essere già finita… “maledetti social network”

Ma il buon Antonio non è nuovo ai flop propagandistici, molti ricorderanno: gli annunci elettorali di “Chiama decaro” oppure “riceverò ogni settimana i cittadini” oppure “vengo a prendere il caffè a casa tua” tutte iniziative che si sono dissolte nell’area dopo selfie, video e paginoni sui giornali.

Il 2018 inizia con Decaro umano e sensibile dal cantare “Oh Bella ciao” al porto di Bari come forma di protesta per la chiusura dei porti, prosegue con Decaro promotore di arte e creatività e diventa sponsor ufficiale dell’artista spagnolo che dipinge illegalmente sui muri: insomma sguardo lungo del nostro Sindaco anche all’Europa? (il prossimo anno si voterà contestualmente sia per le amministrative comunali che per le europee…)

Prima di concludere questo breve pensiero mi chiedo: “ma se nel 2015 condannava l'artista barese per la frase sul muro e nel 2018 elogia l'artista spagnolo per il dipinto cosa dovremmo aspettarci nel 2019?”