Scrivimi per una consulenza:
SCUOLE DELL’INFANZIA SENZA DOCENTI: SI INIZIA MALE E SI FINISCE PEGGIO
Due docenti in gravidanza e due docenti che hanno già cessato il loro servizio inseriti nelle nomine che il Comune effettua a luglio 2017 in vista dell’anno scolastico 2018. “Come è possibile nominare persone che certamente non possono lavorare? Errore o malafede?”. Il consigliere comunale di Bari, Michele Caradonna, durante il consiglio comunale del 25 settembre 2017, poneva – per la seconda volta – il quesito in aula, ma nessuno pareva informato a sufficienza tanto da fornire qualche chiarimento. “Quello che non capisco – prosegue oggi Caradonna – è la sufficienza con cui si gestiscano le nomine degli insegnanti e la scarsezza di attenzione verso l’utenza. Parliamo di bambini della scuola dell’infanzia, giusto per precisare”.
“In tempi non sospetti avevo fatto presente che sarebbe occorso rivedere le nomine un anno fa – precisa il consigliere poi – perché si sarebbe potuto intervenire per garantire opportuna copertura per l’attività didattica e il servizio di refezione. Invece a giugno 2018 ci troviamo in emergenza: senza docenti per l’attività didattica e per il servizio refezione perché il numero dei docenti incaricati non è sufficiente e perché sono sopravvenute assenze a vario titolo. Come risponde l’amministrazione? Non risponde. Sicché, per ottenere risposte, si è dovuto interrogare la dirigente della Ripartizione tramite la Commissione permanente”.
“Secondo la dirigente Paola Bibbò – aggiunge Caradonna – che ha risposto solo il 20 giugno al quesito posto l’11 giugno di quest’anno (quasi a fine dell’anno scolastico, dunque) prima dell’approvazione del rendiconto 2017, il problema docenti presso le scuole dell’infanzia sarebbe riconducibile al fatto che il Comune ha approvato il rendiconto solo il 14 giugno. Pazzesco”. Secondo quanto riferito dalla dirigente, il divieto di assunzione di personale a qualsiasi titolo, avrebbe causato la mancanza di personale nelle scuole dell’infanzia sia per l’attività didattica che per il servizio di refezione.
“Detto ciò – conclude Caradonna – resto basito. Ma come? La dirigente ha forse dimenticato che stiamo parlando di un servizio necessario e inderogabile che riguarda minori? Forse la dirigente ha dimenticato che nel 2014, l’attuale sindaco Decaro ha dovuto approvare (a inizio mandato) un rendiconto riveniente dall’amministrazione Emiliano con i consiglieri del vecchio consiglio comunale?”. “Non è forse responsabilità degli uffici comunali garantire i servizi essenziali alla comunità, al di là delle scelte politiche?”.