Scrivimi per una consulenza:
AMMINISTRAZIONE CENSURATA PER L’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NEI LIDI
“Un comportamento inaccettabile. La stagione è terminata e le risposte non sono arrivate. Impossibile lavorare in questa maniera.” Queste le domande del consigliere Caradonna formulate durante il consiglio comunale del 06 luglio scorso e per le quali non ha mai ricevuto risposta: “È stata effettuata una ricognizione in merito all’abbattimento delle barriere architettoniche presenti nei vari lidi e soprattutto qual è il risultato emerso da questa ricognizione?” “La passerella presente a Torre Quetta per l’accesso a mare per le persone disabili è a norma?”.
Per questo motivo il consigliere Caradonna ha presentato una formale richiesta di censura per le mancate risposte e durante il consiglio comunale del 19 settembre scorso il Presidente del Consiglio Comunale Pasquale Di Rella, dopo gli opportuni accertamenti ha accolto la richiesta del consigliere Caradonna ed ha provveduto a censurare il comportamento dell’amministrazione.
Presidente del Consiglio Pasquale Di Rella: “Il consigliere Caradonna ha segnalato, con nota protocolla numero 204226 del 25 agosto 2017, le mancate risposte a due quesiti posti durante la seduta del Question Time del 6 luglio 2017 ovvero: la passerella presente a Torre Quetta per l’accesso al mare per le persone disabili è a norma? Il secondo quesito: è stata effettuata una ricognizione in merito all’abbattimento delle barriere architettoniche presenti nei vari lidi e soprattutto qual è il risultato emerso da questa ricognizione? L’Ufficio di Presidenza ha accertato l’infruttuoso decorso del termine regolamentare e ai sensi dell’articolo 59 del Regolamento del Consiglio comunale si a censura il comportamento omissivo dell’Amministrazione per non aver fornito debito riscontro ai predetti quesiti”.
“Una magra consolazione, di fatto la censura non corrisponde ad alcun tipo di sanzione e pertanto, se non vi è una coscienza o maturità da parte di chi la riceve, rimane un semplice atto formale”.