LIDI BALNEARI: MONITORAGGIO RELATIVO ALL’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. L’ESTATE È FINITA MA NESSUNA RISPOSTA È GIUNTA

Le persone disabili, con difficoltà nella deambulazione se volessero usufruire dei servizi balneari della città di Bari, senza incorrere in difficoltose avventure, devono attendere che qualcuno della Amministrazione Comunale, finalmente si svegli dal torpore del caldo e delle inaugurazioni e feste in riva al mare e avvii, ormai nel pieno della stagione balneare, la tanto agognata ricognizione in merito all’abbattimento delle barriere architettoniche dei lidi balneari.

“è stata effettuata una ricognizione in merito all’abbattimento delle barriere architettoniche presenti nei vari lidi e soprattutto qual è il risultato emerso da questa ricognizione ?

la passerella presente a Torre Quetta per l’accesso a mare per le persone disabili è a norma?”;

Queste le domande del consigliere Caradonna formulate durante il consiglio comunale del 06 luglio scorso e per le quali l’assessore Palone rispondeva: “Mi parlava delle barriere architettoniche per quanto riguarda le spiagge, soprattutto quelle di Terra Quetta e Pane & Pomodoro. Verificherò. So che c'è una richiesta per installare una passerella per i diversamente abili su Torre Quetta e Pane & Pomodoro, ma non so se sia stata ancora installata, casomai a giorni le darò una risposta scritta su questo”. Risposta che però non è mai giunta e che ha costretto il consigliere Caradonna a procedere con la richiesta di censura.

Il consigliere Caradonna impegnato da sempre nel mondo del sociale aveva già attenzionato l’amministrazione nella verifica dei lidi già nel mese di maggio a seguito dell’ordinanza balneare della Regione Puglia che prevedeva la presenza di una nursery e del defibrillatore ed anche in quella circostanza le sue domande relative ad un attenta attività di monitoraggio non ebbero risposta.

Silenzio anche sulle interrogazioni del consigliere Caradonna in merito al bando della Regione Puglia Deep impact, ormai scaduto, che permetteva l’acquisto di defibrillatori da parte delle amministrazioni comunali, finanziando anche i corsi di formazione per il personale preposto al loro utilizzo. «Ebbene, il Comune di Bari non ha mai partecipato al suddetto bando perdendo una ghiotta opportunità per distribuirli in uffici e strutture ancora sprovvisti del prezioso supporto salvavita». “Una mancata attività di monitoraggio potrebbe compromettere il corretto svolgimento delle attività, determinando disservizi e disagi per i fruitori, specialmente per le persone con disabilità.”