LIDI BALNEARI: BARRIERE ARCHITETTONICHE IN ATTESA DI VERIFICA

Le persone disabili, con difficoltà nella deambulazione se volessero usufruire dei servizi balneari della città di Bari, senza incorrere in difficoltose avventure, devono attendere che qualcuno della Amministrazione Comunale, finalmente si svegli dal torpore del caldo e delle inaugurazioni e feste in riva al mare e avvii, ormai nel pieno della stagione balneare, la tanto agognata ricognizione in merito all’abbattimento delle barriere architettoniche dei lidi balneari.

Preventivamente, prima dell’avvio della stagione balneare, il consigliere Caradonna, aveva richiesto, durante il Consiglio comunale del 22 maggio scorso un monitoraggio degli stabilimenti balneari in ordine sia alle norme vigenti in riferimento alla ordinanza balneare della Regione Puglia che per il 2017 oltre alle dotazioni di primo soccorso prevedeva specifiche prescrizioni come la dotazione di defibrillatore e l’allestimento di area nursery.

Nonostante le sollecitazioni del Consigliere, non sono mai giunte risposte in merito alla effettuazione di una verifica in questa direzione, anzi in Aula, durante il consiglio Comunale del 6 luglio scorso si scopre che ad esempio per Torre Quetta, l’Assessore Palone non è in grado di rispondere in merito all’idoneità della passerella per disabili presente nell’area e afferma che verrà effettuata apposita verifica. Purtroppo il silenzio diventa assordante anche quando il consigliere Caradonna ha chiesto se in tutte le spiagge/lidi sia stata effettuata un attività di monitoraggio in merito all’abbattimento delle Barriere architettoniche e anche qui l’assessore Palone nel suo intervento ha dichiarato “verificheremo”.

“che si debbano sollecitare prima, durante e speriamo non ancora dopo i controlli in merito a questioni che attengono alla sicurezza e all’accessibilità e che ancora non si ottenga nessun riscontro è fuori da ogni logica”

“Non si può predisporre un servizio, dare delle autorizzazioni, concedere concessioni prescindendo dalle attività di verifica, al terzo anno di mandato di questa amministrazione comunale, la prassi consolidata è nella migliore delle ipotesi verificare l’abbattimento delle barriere architettoniche solo se si ricevono continue e numerose segnalazioni”

“Con queste premesse davvero non comprendo come potremmo esportare in Albania le famigerate “buone prassi” in tema di integrazione e accessibilità per le persone disabili.” Afferma Caradonna ricordando che il Comune di Bari è partner del progetto Mind to the Gap che mira a attuare un piano integrato sulle disabilità sul territorio di Pequin in Albania.

Tra l’altro una migliore e preventiva organizzazione delle attività di controllo e monitoraggio delle più basilari norme di sicurezza e accessibilità per i servizi che si intendono attivare, consentirebbe un notevole risparmio di tempo e risorse che invece richiedono interventi successivi, senza poi considerare il disagio di una eventuale chiusura o sospensione di attività nel caso si rilevasse l’inadeguatezza del servizio predisposto rispetto a tali norme.”

Silenzio anche sulle interrogazioni del consigliere Caradonna in merito al bando della Regione Puglia Deep impact, ormai scaduto, che permetteva l’acquisto di defibrillatori da parte delle amministrazioni comunali, finanziando anche i corsi di formazione per il personale preposto al loro utilizzo. «Ebbene, il Comune di Bari non ha mai partecipato al suddetto bando – dice il consigliere mostrando carte e documenti – perdendo una ghiotta opportunità per distribuirli in uffici e strutture ancora sprovvisti del prezioso supporto salvavita».