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ALLOGGI POPOLARI, PERCHÉ NON PENSIAMO AL RISCATTO?
Per la casa ci si ammala. “Molte volte senza casa ci si ammala, che non è solo un ammalarsi legato a una patologia, ma è un ammalarsi legato alla psiche, legato al pensiero e al cuore”. A parlare è il consigliere comunale di Bari, Michele Caradonna, durante il consiglio comunale del 1° ottobre 2016, quando è in corso la discussione sull’edilizia popolare del Comune di Bari. “È – continua Caradonna – il valore della casa che fa la differenza ed è il valore della casa che crea meno frustrazione nei confronti della persona stessa che ha l’opportunità di averla. Una persona disabile che non ha la sicurezza di avere una casa è un problema serio e una persona anziana che non ha un tetto sulla testa è un problema serio che noi dobbiamo affrontare”. “Il problema della casa, se non viene subito affrontato e non si trova un’idonea soluzione, diventa un problema psicosociale. Noi dobbiamo prevenire questo problema perché il recupero e la ‘riabilitazione’ è sempre più difficile di una campagna di prevenzione”.
“Con tutti gli alloggi che abbiamo – prosegue il consigliere – soprattutto quelli fuori dal territorio di Bari, si deve, vicesindaco, pensare all’opportunità di poter fare riscattare questi appartamenti da queste persone perché il valore della casa è un valore sacrosanto che riporta civiltà, ma soprattutto rispetto dell’essere umano”. “Il Comune – spiega – può essere promotore di questa iniziativa, quindi anche con un tasso agevolato e nei tempi più rispettosi. Di certo è che dobbiamo essere – conclude – intransigenti su coloro i quali fanno i furbi e su coloro i quali non pagano gli affitti pur avendone le possibilità perché un nucleo famigliare può non pagare il fitto per determinati problemi, e sta a noi, comprendere se non può realmente o non può perché pensa di fare il furbo e che la casa qualcuno gliela deve pagare”.