iL COMUNE DI BARI AVRÀ IL SUO ALBO DEI VOLONTARI. SODDISFATTA LA RICHIESTA DEL CONSIGLIERE CARADONNA

Il Consiglio comunale di Bari nella seduta dell’11 novembre ha approvato, a maggioranza, la costituzione di un Albo dei Volontari. La proposta era stata avanzata lo scorso 11 settembre, tramite una mozione, dal consigliere comunale Michele Caradonna, primo firmatario, e da altri 18 consiglieri.

Il volontariato – spiega Michele Caradonna – ha un ruolo determinante nell’esercizio di una vera cittadinanza attiva dove con questo termine si vuole indicare la partecipazione del cittadino alla vita civile del suo Paese. Questo concetto infatti non si discosta poi molto da quello di solidarietà così come sancito nell’articolo 2 della nostra Costituzione – La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Per questo credo che sia fondamentale rendere partecipi i cittadini includendoli nei processi decisionali, ed operativi. Le linee guida del programma del nostro sindaco vanno in questa direzione e l'istituzione di questo registro servirà per rendere realtà quello che sino ad ora è stato solo messo sulla carta”. L’ Albo dei volontari, che nei comuni dove è stato realizzato sta dando ottimi risultati, sarà aperto a tutti i cittadini baresi che iscrivendosi metteranno a disposizione degli altri le proprie competenze e capacità per supportare la promozione e la sensibilizzazione di iniziative di carattere educativo, sociale sportivo o culturale promosse dall’Amministrazione comunale. Inoltre chi vorrà iscriversi all’Albo potrà anche ricevere un breve periodo di formazione nell’ambito scelto. La VI Commissione del Comune di Bari, che si occupa tra l'altro di Politiche giovanili, ha già espresso al sindaco Antonio Decaro, nella seduta ordinaria di Commissione del 19 novembre, tramite il suo presidente Massimo Maiorano, la disponibilità a tracciare le linee guida per la sua predisposizione.

Negli ultimi vent’anni  – prosegue Caradonna – la nostra società è stata al centro di un vero e proprio stravolgimento culturale. La vita familiare ne è uscita trasformata. Sono mancati i confronti generazionali e la condivisione dei valori. A fronte di questa mancanza di dialogo si è avuta anche una carenza di buoni esempi. Se i genitori si dedicano a forme di cittadinanza attiva, o sono impegnati in forme di volontariato, anche i figli impareranno il rispetto del prossimo e il desiderio di partecipare attivamente alla vita della propria città. Se un adulto sia esso genitore, sorella o fratello, nonna o nonno, si impegna in attività di solidarietà verso i meno abbienti, gli immigrati o i diversamente abili, il bambino quasi sicuramente imparerà il rispetto delle differenze, la tolleranza e l'integrazione e diventerà un adulto responsabile".

Ed è proprio in questo senso che si inserisce la proposta della creazione dell'Albo dei volontari che diventa anche uno strumento educativo utile soprattutto per le nuove generazioni, come sottolineato anche dall'assessore comunale alle Politiche giovanili Paola Romano presente alla discussione durante il Consiglio comunale e che ha già dichiarato la sua disponibilità.

Durante la presentazione della proposta, il consigliere Caradonna ha anche posto l'attenzione su una visione più ampia di cittadinanza attiva.

"Rendere partecipi i cittadini – ha spiegato Caradonna – significa rendere l'amministrazione trasparente, accessibile e dialogante, capace cioè di comunicare e di ascoltare. Attraverso la riforma Bassanini, le leggi sulla semplificazione e sulla trasparenza, la legge sulle attività di comunicazione e informazione e soprattutto con la riforma del Titolo V della Carta Costituzionale, i concetti di inclusione, coinvolgimento, partecipazione dei cittadini nelle politiche della amministrazione pubblica, sono entrati nella programmazione e gestione dei servizi e delle relazioni con il pubblico, comportando importanti cambiamenti nella cultura organizzativa degli enti. La funzione di comunicazione svolge un ruolo fondamentale: attraverso la comunicazione e le strutture che se ne occupano è infatti possibile creare conoscenza e consapevolezza nella cittadinanza sulle attività e i progetti dell'amministrazione ma anche sulla possibilità di partecipare, offrendo le informazioni e gli strumenti necessari". 

I cittadini che vorranno quindi svolgere attività di sensibilizzazione sul proprio territorio e per la propria città, mettendo a disposizione le proprie competenze e professionalità, senza obbligarsi ad aderire o ad iscriversi ad associazioni o esponenti del terzo settore avranno a disposizione questo nuovo strumento che dovrà essere ora regolamentato. L'albo dei volontari sarà cosa diversa da quello dell'associazioni di volontariato che già esiste e che ha un ruolo diverso, l'uno non esclude l'altro ma lascia una maggior scelta al cittadino che decide di "scegliere".

"La nostra città  – ha concluso Caradonna – non può cambiare se non iniziamo noi con i nostri comportamenti ad avviare una fase di cambiamento. Non è solo l'implementazione dei servizi che può far cambiare la città ma siamo noi cittadini che dobbiamo farlo con il nostro esempio utile anche per l'educazione delle nuove generazioni. E questo è un aspetto che non dobbiamo sottovalutare"