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ROGO AL RISTORANTE ‘IL CUCCHIAIO SEGRETO’. CARADONNA VICINO AL PROPRIETARIO CHIEDE L’INTERVENTO DEL PREFETTO
“Conosco personalmente il proprietario del ‘Cucchiaio segreto’ e sono vicino a lui, alla sua famiglia e ai sui dipendenti che si trovano oggi a dover ripartire da zero in un momento così delicato come quello che stiamo vivendo a causa della crisi economica. Marcello non deve arrendersi, deve poter sentire l’appoggio di tutti i cittadini che in queste ore gli hanno dimostrato solidarietà ma anche e soprattutto deve poter contare sull’aiuto delle Istituzioni affinchè episodi del genere non avvengano mai più”. Con queste parole il consigliere comunale Michele Caradonna interviene in sostegno del proprietario dell’attività di ristorazione che qualche giorno fa è andata completamente distrutta a causa di un incendio che sembrerebbe, a tutti gli effetti, di origine dolosa.
“Nei giorni scorsi – prosegue Caradonna – avevo incontrato il Prefetto di Bari, Antonio Nunziante, proprio spinto da quelle sensazioni negative, di paura e di ansia, che giornalmente mi comunicano soprattutto anziani e persone con disabilità spaventati da rapine, raggiri e aggressioni che abbiamo cercato di contenere con un vademecum informativo a loro dedicato. Oggi torniamo a chiedere con forza che anche il quartiere Madonnella non venga lasciato solo a lottare contro criminalità e atti vandalici, e che tutta la città di Bari sia al centro di quel piano di intervento che prevede il presidio continuativo da parte dei vigili urbani di piazze e giardini, illustrato due giorni fa dal sindaco Antonio Decaro”.
Il consigliere comunale si riferisce al ‘GISU’ il Gruppo Intervento Sicurezza Urbana nato da una costola della Polizia municipale che Decaro ha fortemente voluto per cercare di contrastare il degrado urbano humus sociale su cui poi si innesta facilmente la criminalità.
“Colpire un’attività commerciale in un momento di crisi – conclude Caradonna – è un atto vile tre volte. Lo è innanzitutto nei confronti del proprietario che ha investito la sua vita per creare una sua attività sacrificando la sua famiglia e scommettendo economicamente sul proprio futuro. Lo è per chi in quel ristorante ci lavorava e lo è infine anche nei confronti dell’intero quartiere Madonnella che è il cuore pulsante di questa città anche grazie alle proprie attività commerciali che lo rendono luminoso, frequentato e vivo. La popolazione non può più aspettare. Serve invertire questo trend negativo di delinquenza e ridare fiducia e serenità ai cittadini che devono poter vivere con tranquillità la propria città”.